Le possibilità di utilizzo in campo medico della stampa 3D sono davvero illimitate. Ogni giorno in questo settore la tecnologia della produzione additive fa passi da gigante. L’uso della stampa 3D in campo medico non si limita agli Stati Uniti o all’ Europa, ultimamente in tutti i continenti si sta diffondendo e la Cina ne sta diventando leader nell’utilizzo. In un caso specifico, dei medici cinesi hanno sfruttato la tecnologia di stampa 3D per la soluzione e la cura di un caso grave. Una donna cinese di 62 anni a causa di un cancro alle ossa nella zona dell’anca, dovette ricorrere alla sostituzione della parte di osso malata con una protesi. Per semplificare l’operazione ed evitare rischi potenzialmente letali per la paziente, i medici decisero di utilizzare la stampa 3D per risolvere la situazione della paziente. Con un intervento della durata di 3 ore, il team medico sostituì la porzione ossea danneggiata con una protesi in titanio stampata in 3D. La protesi venne stampata con una tecnologia denominata EBM (Electron Beam Melting) in titanio, material ideale per le protesi poiché il corpo umano raramente le rigetta. La stampa 3D inoltre permette (dopo la scansione 3D dell’anca tramite TAC) la modifica in maniera completamente libera della protesi, in modo da renderla leggera e resistente allo stesso tempo. Noi di SUPER3D continuiamo a stupirci degli innumerevoli utilizzi che la stampa 3D può avere e siamo sempre più convinti che questa tecnologia rappresenti il futuro. Che ne pensate di questa tecnologia che ha permesso ad una donna di tornare ad avere una vita normale?
AGV: la scansione 3D di Valentino Rossi
Ultimamente AGV, con il suo pilota di punta Valentino Rossi, ha introdotto il nuovo modello top di gamma della casa italiana, il PistaGP. Con questo prodotto AGV introduce un nuovo modo di creare i caschi. La produzione parte direttamente dalla scansione 3D della testa del pilota. La tecnologia usata in precedenza, prevedeva in primo luogo la creazione della calotta esterna, solamente in una seconda fase gli interni potevano venire disegnati, con il risultato che ogni casco poteva essere adottato da più piloti con fisiologie craniche generiche. Il problema nasceva nel momento in cui il pilota non fosse rientrato in queste forme standard, infatti questi piloti avrebbero dovuto sacrificare alcuni elementi di comfort in favore di una vestibilità generale accettabile. Grazie alla scansione 3D, è possibile produrre un casco a partire dagli interni, infatti questa tecnologia consente di rilevare alla perfezione ogni dettaglio e ogni forma della testa dei piloti, in pratica si ottiene una versione digitale della testa del pilota. Questa scansione 3D può essere utilizzata per creare un modello 3D con misure esatte e precise dei vari profili della testa del pilota. Per lo sviluppo di questo nuovo casco, AGV ha deciso di reclutare Valentino Rossi, il suo “top rider”. Queste le parole del “Dottore” a proposito di questo nuovo prodotto: “Sono entusiasta di questo nuovo PistaGP, sembra di non indossare un casco! L’aerodinamica è migliorata, la ventilazione è eccellente e la visibilità esagerata, è come passare dalla TV al cinema”. La scansione e la stampa 3D sono ormai la tecnologia del futuro in moltissimi campi, AGV ci crede e ce lo sta dimostrando.